Il concetto di progettazione grafica, spesso ormai abbreviato come “grafica”, è sconosciuto per molti. Cosa si fa con la grafica? In questo post oggi ci piacerebbe far conoscere questa specializzazione, utile in moltissimi ambiti, sia a livello personale che professionale. Se ti interessa questo tema, ricorda che con Esneca business school puoi studiare il Post-Laurea Esperto in Disegno Grafico
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Definizione di design
Innanzitutto dobbiamo capire a cosa si riferisce il termine design o progettazione. Il design non è facile da definire, perché solo significa progetto, però spiegato così lo disdegna. Approfondiamo dicendo che progettare, dal latino, significa “gettare avanti”, quindi potremmo dire che il design è consapevolezza: essere consapevoli del presente e immaginare un futuro. Il design non è arte come lo intendiamo normalmente. È una disciplina tecnica, scientifica, sociologica e umanistica, che ruota tra ingegneria, arte, invenzione, stile, produzione, mercato. Ha processi e regole, tecniche e teorie, che bisogna conoscere e seguire.
Definizione di grafica e designer grafico
La progettazione grafica, o design grafico, è l’aspetto visivo della comunicazione. Si può anche definire come l’abilità di unire elementi quali testo, grafica, immagini, colori in pubblicità, riviste, libri: è un qualsiasi mezzo visivo destinato alla comunicazione, per inviare un messaggio o per illustrare le caratteristiche di un prodotto, con l’obiettivo di creare una storia o un messaggio suggestivo che attragga potenziali utenti.
Il designer grafico viene definito da Dean Vipond su un vecchio articolo in questo modo: “Un graphic designer usa colori, lettere ed immagini per aiutare le persone a capire meglio le cose”. Questa spiegazione quasi per bambini è la più semplice e, allo stesso tempo, più completa che esista.
Grafica: in che ambito si può lavorare?
Vista la definizione così generica per chi non è parte del mondo del design, ci piacerebbe dettagliare le opzioni che permette questa specializzazione. Perché veramente è una delle più aperte che si può trovare. Di seguito, ve ne spieghiamo alcune!
Grafica e pubblicità
Iniziamo con il mondo della pubblicità. Il grafico pubblicitario lavora molto con la parte pratica del disegno vero e proprio, deve essere appassionato e creativo. Può lavorare in agenzie pubblicitarie, creando volantini, gadget, ecc., ma anche nelle aziende, occupandosi di curare l’immagine di essa, loghi, marchi, testi e immagini. Da non confondere con il pubblicista che si occupa della psicologia della pubblicità, il grafico pubblicitario si occupa della visual comunication.
Le conoscenze informatiche (compresi gli strumenti necessari) sono tanto importanti quanto le doti artistiche. Infatti attualmente le competenze artistiche non sono più sufficienti, tanto più che la maggior parte della pubblicità si è trasferita sul web e sui social network.
Grafica ed editoria
Entriamo ora nel mondo editoriale, dove il lavoro si concentra nei libri, giornali, riviste e cataloghi. Il design editoriale fonde al suo interno stili tipografici, impaginazione, illustrazione, fotografia e stampa. Il fine è creare, definire e riprogettare il layout per ogni prodotto editoriale, con regole estetiche e funzionali ben precise. Il grafico editoriale lavora sul magazine o sul libro fino alla consegna in stampa. La conoscenza di alcuni programmi, come Photoshop, Adobe Indesign, Adobe Illustrator, tra altri, è essenziale.
Grafica e business
La tendenza marcata dallo sviluppo della progettazione grafica, soprattutto nel branding aziendale, ha dato inizio a un’era di identità visiva che si applica al mondo del business, ma anche in quello personale. Progettare un brand è un’attività fondamentale per creare un’entità concettuale in grado di riassumere in sé le ragioni d’acquisto di un prodotto o un servizio. L’insieme dei codici visuali, testuali e verbali hanno il compito di rendere riconoscibile un’impresa o un prodotto, e costruire una memorizzazione dei valori trasmessi.
Avete presente quando, facendo scorrere la bacheca di Facebook compaiono immagini pubblicate da alcune delle marche più famose? Attirano l’attenzione, possono essere divertenti e invitanti e spesso sono anche legate alla cronaca quotidiana. Non sono banali pubblicità, ma il soggetto, anche se ben nascosto, è sempre il prodotto brandizzato.
Grafica e web
Proseguiamo con il mondo del web. In questo caso progetta e crea le pagine web: in generale è il responsabile del funzionamento tecnico, della comunicazione in esso presente, dell’aspetto grafico e del coinvolgimento degli utenti che visitano il sito, tra altre funzioni.
Il web oggi non è più considerato un traguardo, ma un mezzo per raggiungerlo: che sia un sito aziendale, o un evento, o un blog, la progettazione inizia dallo studio della struttura per la navigazione e dall’architettura dell’informazione. Prosegue poi con la progettazione dell’interfaccia grafica e la scelta dei contenuti testuali e visivi.
Grafica e decorazione d’interni
Uno degli sbocchi meno conosciuti, o forse, meno associati, della progettazione grafica. La decorazione d’interni usa continuamente elementi forniti dalla progettazione grafica. Tutti li usiamo e li vediamo ogni giorno, ma non si pensa mai che una persona possa studiare grafica per dedicarsi alla decorazione. Si tratta di utilizzare le conoscenze acquisite e immaginare come applicarle nell’ambito della decorazione, si tratti di una casa, un locale, uno studi, ecc.
Qui stiamo parlando dell’applicazione, ad esempio, di stampe nelle pareti, siano quadri o adesivi murali o, direttamente, dipinti sul muro. Un altro esempio dell’influenza della grafica nella decorazione è l’uso di lettering per decorare (tipografia), cuscini Ctrl · Alt · Del (immagine), tovaglie individuali di PANTONE (colore) ecc.
Come ci piace ricordarvi, l’unico limite alle nostre possibilità siamo noi stessi. Se sei costante, fantasioso, creativo e, soprattutto, hai voglia di crescere a livello personale e professionale, apri la tua mente, formati, viaggia e scopri nuovi modi di vivere:
“Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco, cosa ci scrivi oggi?”