Se c’è la possibilità di scegliere, sono molte le persone che preferiscono usare la medicina naturale come cura. Tra le alternative alla medicina tradizionale più rinomate, troviamo la Fitoterapia. Questa disciplina privilegia l’uso delle piante, cosa che l’essere umano fa dall’inizio della sua storia. Nell’articolo di oggi vedremo come funziona questa disciplina e cosa permette di curare. Ti piace l’argomento? Specializzati con il nostro corso Esperto in Fitoterapia comodamente da casa e realizza i tuoi sogni!
Cos’è la fitoterapia?
Il termine fitoterapia deriva dal greco “phytón” (pianta) e “therapéia” (cura), per cui letteralmente significa curare con le piante. È una pratica che prevede l’utilizzo di piante o di estratti per la cura e la prevenzione di malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico. È una disciplina che definisce, con criteri scientifici, l’utilizzo delle piante medicinali nella pratica clinica, per cui studia l’attività biologica, le controindicazioni, la posologia e le migliori vie di somministrazione.
Erroneamente si considera la fitoterapia come una medicina alternativa. Infatti si tratta di una branca della farmacologia che, invece di basarsi su sostanze chimiche di sintesi, utilizza la somministrazione di piante, licheni e altri vegetali, tramite diversi processi di estrazione. In altre parole, è una tipologia di medicina sempre più in voga anche grazie al suo carattere ecologico e naturalista.
Origini della fitoterapia
La fitoterapia è una pratica medica che utilizza piante ed estratti di piante per trattare varie malattie. Ha origini molto antiche, che risalgono alle prime civiltà umane. Ecco alcune tappe fondamentali del suo sviluppo storico:
- Civiltà preistoriche: l’uso delle piante per scopi medicinali risale alla preistoria. Ci sono prove di uomini di Neanderthal che usavano le piante medicinali più di 60.000 anni fa, basate sul ritrovamento di resti nei siti archeologici.
- Mesopotamia: i Sumeri, intorno al 3000 a.C., avevano già documentato per iscritto su tavolette di argilla l’uso di piante medicinali come l’alloro, il timo e l’oppio.
- Antico Egitto: gli Egizi documentarono ampiamente l’uso di piante medicinali. Il Papiro di Ebers (1550 a.C. circa) è uno dei documenti medici più antichi e dettagliati, che descrive centinaia di rimedi erboristici.
- Antica Cina: la medicina tradizionale cinese, che risale a più di 2000 anni fa, ha una ricca storia nell’uso delle piante medicinali. Lo “Shennong Ben Cao Jing” (Compendio di Materia Medica) è uno dei testi più antichi e significativi, attribuito al mitico imperatore Shennong.
- Antica India: in India, la medicina ayurvedica, con più di 3000 anni di storia, utilizza piante medicinali. Infatti, testi come il “Rigveda” e il “Atharvaveda” contengono riferimenti precoci all’uso di piante nei trattamenti medici.
- Grecia e Roma: Ipocrate (c. 460-370 a.C.), noto come il “padre della medicina”, e Dioscoride (c. 40-90 d.C.), un medico e farmacologo greco, scrissero molto sull’uso di piante medicinali. L’opera di Dioscoride, “De Materia Medica”, è stato in Europa un riferimento importantissimo per diversi secoli.
Medioevo e Rinascimento
Durante il Medioevo, la conoscenza delle piante medicinali è stata conservata e trasmessa in gran parte grazie ai monasteri. I monaci coltivavano e utilizzavano le piante medicinali nei loro giardini e ne scrivevano nei manoscritti.
L’epoca del Rinascimento vide una rinascita dell’interesse per la botanica e l’erboristeria. L’invenzione della stampa permise la diffusione di testi classici e di nuovi trattati sulle piante medicinali.
Caratteristiche delle piante
Rispetto ai farmaci, che concentrano un solo elemento, le piante possiedono un catalogo di proprietà più completo, formato da molte sostanze curative e principi attivi, tra cui:
- glicosidi, come salicina e digitossina;
- alcaloidi;
- oli essenziali e resine;
- tannini e composti fenolici;
- vitamine, in prevalenza A, B e C, presenti nelle parti verdi;
- sali minerali, come potassio, ferro, zinco, litio e manganese;
- flavonoidi.
Questi principi attivi sono in grado di interferire con il nostro organismo e sviluppare sostanze mediche per la cura di varie problematiche a livello fisiologico o psicologico:
- antimicrobiche;
- battericide;
- fungicide:
- antinfiammatorie;
- antiossidanti;
- lassative;
- antivirali.
Tipi di piante
Alcune delle piante usate nella fitoterapia possono anche essere coltivate a casa o nell’orto. L’elenco di queste sarebbe molto lungo, ma possiamo citarne alcune, facili da curare e dai molteplici effetti benefici sui nostri organi e sul sistema nervoso:
Pianta | Uso |
Acacia | Effetto antidiarroico |
Camomilla | Per rilassare il corpo; combattere mal di testa e di stomaco; per la preparazione di impacchi lenitivi |
Aglio | Antibiotico e antiparassitario |
Alloro | Lenitivo per dolori muscolari ed articolari |
Aloe vera | Depurativa e antinfiammatoria |
Calendula | Per i dolori mestruali |
Lavanda | Rilassante e antistress |
Malva | Aiuta alla digestione e contrasta la stitichezza |
Menta | Anti-nausea e calmante |
Finocchio | Contro la ritenzione idrica e la cellulite |
Biancospino | Contro ansia e stress |
Rosmarino | Contro influenza e tosse |
Salvia | Contrasta i sintomi della menopausa |
Zenzero | Contro raffreddore e mal di gola |
Tisane, infusi e decotti sono i modi più comuni per assumere le proprietà benefiche delle piante officinali. Assunti per via orale, sotto forma di succhi e sciroppi, o per via topica, ovvero, con tinture e lozioni.
Cosa cura la Fitoterapia?
Grazie alla fitoterapia è possibile curare e prevenire una serie di disturbi e patologie di intensità lieve o moderata, specialmente se associata a uno stile di vita sano. Inoltre, può essere associata all’uso di farmaci tradizionali per, ad esempio, ridurre il dosaggio, potenziare l’effetto o diminuire il rischio di effetti collaterali. Ma cosa può curare o prevenire questa disciplina? Vediamo alcuni esempi:
- Digestione complicata.
- Gonfiore addominale.
- Vomito e nausea.
- Stitichezza.
- Infiammazioni intestinali.
- Tosse, raffreddore e febbre.
- Dolori articolari e muscolari.
- Malattie infiammatorie
- Infezioni dell’apparato urinario.
- Disturbi della menopausa.
- Sindrome premestruale e disturbi mestruali.
- Stress.
- Stanchezza cronica.
- Ansia.
- Insonnia.
- Pressione alta.
- Problemi di circolazione.
- Problemi cutanei.
Inoltre, permette di mantenere lo stato di benessere, prevenire il deterioramento cognitivo, rafforzarer il sistema immunitario e migliorare la concentrazione, tra molte altre cose.
La prima cosa da ricordare è che la fitoterapia non sostituisce la medicina tradizionale, ma è un elemento complementare. È molto importante non improvvisare mai una cura a base di piante, bensì consultare sempre un medico. In tal modo, potrà spiegarti le condizioni di impiego, i dosaggi, gli eventuali effetti indesiderati, le interazioni con altri prodotti farmacologici, ecc. Infatti, non bisogna dimenticare che tutte le piante possono apportare dei benefici, ma anche delle controindicazioni, per cui il nostro consiglio è quello di consultare sempre uno specialista.