Il mondo dello sport, specialmente a livello agonistico, è sicuramente uno degli ambienti più competitivi che esistono. Per questo motivo a volte ci sono atleti che ricorrono al doping. Questo permette loro di migliorare le prestazioni sportive in diversi aspetti, ma è anche una cosa completamente proibita. Infatti esistono anche commissioni antidoping, come ad esempio la Wada (World Anti-Doping Agency), un’agenzia specifica istituita dal Comitato Internazionale Olimpico. Formati con il nostro Master in Nutrizione Sportiva + Master in Coaching Sportivo.
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Cos’è il Doping?
Per doping si intende l’uso di particolari sostanze o medicinali per aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell’atleta. In altre parole si tratta di sostanze stimolanti vietate e l’utilizzo di pratiche illecite per ottenere risultati sportivi migliori a quelli fisiologici.
Il ricorso al doping è un’infrazione sia all’etica dello sport, dal momento che i risultati ottenuti dall’atleta non sono dovuti all’effettiva preparazione atletica, sia a quella della scienza medica, poiché l’organismo assume sostanze che lo sforzano in modo non naturale.
Tipi di sostanze e metodi dopanti
Sono tre i criteri che determinano l’inclusione di una sostanza o di un metodo come doping: la potenziale capacità di migliorare le prestazioni atletiche; il rischio, anche solo potenziale per la salute, la violazione dello spirito sportivo. Possono anche essere proibite sostanze o metodi che mascherano l’uso di sostanze o metodi proibiti.
Sostanze e metodi sempre proibiti
- Agenti anabolizzanti: sono ormoni steroidei e una serie di altre sostanze con un’azione simile a quella dell’ormone sessuale maschile. Favoriscono il metabolismo anabolico.
- Ormoni peptidici, fattori di crescita, sostanze correlate e mimetiche: come l’eritropoietina (ormone proprio dell’organismo che stimola la produzione dei globuli rossi) e l‘hGH (stimola la divisione e la crescita cellulare e agisce così come anabolizzante).
- Beta-2-agonisti: dilatano i bronchi nei polmoni, ma in caso di dosaggio elevato hanno un effetto anabolizzante.
- Modulatori ormonali e metabolici: influenzano le azioni ormonali oppure accelerano o rallentano determinate reazioni enzimatiche.
- Diuretici e agenti mascheranti: sono utilizzati principalmente per “mascherare” altre sostanze proibite o per falsificare i risultati di controlli antidoping.
- Manipolazione del sangue e dei componenti: questo metodo è vietato poiché potenzia il trasporto di ossigeno.
- Manipolazione fisica e chimica: si riferisce alla alterazione dell’autenticità, l’integrità e la conformità dei campioni raccolti in occasione di controlli antidoping.
- Doping genetico e cellulare: indica l’uso di materiale genetico come sostanza dopante invece di sostanze vere e proprie.
Sostanze e metodi proibiti in competizione
- Stimolanti: provocano un aumento dell’attività fisica e mentale. Contrastano il senso di stanchezza e aumentano così il rendimento. Degli stimolanti fanno parte le droghe illegali come la cocaina e l’ecstasy.
- Narcotici: quelli proibiti nello sport sono forti antidolorifici del gruppo degli oppioidi. Sono impiegati per contrastare forti dolori.
- Cannabinoidi: sono sostanze naturali ricavate dalla canapa indiana, come pure analoghi sintetici.
- Glucocorticoidi: sono ormoni steroidei endogeni o prodotti sinteticamente, che influenzano il metabolismo e possiedono un effetto analgesico e antinfiammatorio.
Sostanze proibite in certe discipline sportive
- Betabloccanti: inibiscono l’effetto degli ormoni dello stress, adrenalina e noradrenalina, propri dell’organismo. Hanno dunque un effetto calmante sul cuore e sul circolo ematico, contrastano nervosismo e tremori muscolari.
Effetti negativi del doping
Il doping è un serio problema per la salute pubblica e per lo sport, tanto che diverse nazioni, tra cui l’Italia, hanno deciso di dedicargli un’attenzione particolare. Il doping non è soltanto slealtà e inganno verso gli avversari, ma anche verso se stessi. Imporre ad un fisico sano l’assunzione di farmaci e sostanze alla ricerca del miglioramento di una performance sportiva è un insulto al benessere.
L’assunzione di sostanze come anabolizzanti, stimolanti o ormoni, anche dopo brevi periodi di utilizzo, può, infatti, compromettere il fisiologico funzionamento dell’organismo con effetti che, nella maggior parte dei casi, si manifestano solo a lungo termine. Tra gli effetti negativi per il corpo e la mente si trovano:
- L’abuso di stimolanti provoca l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, oltre all’aumento pericoloso della temperatura corporea. Inoltre, causa gravi danni come infarto miocardico e patologie cardiache, insonnia, cefalea grave, rischio di emorragia cerebrale, allucinazioni, disturbi psicologici fino alla paranoia e alla schizofrenia.
- I narcotici possono indurre dipendenza fisica e psicologica che porta al bisogno di assunzione e a sintomi da astinenza.
- Gli steroidi androgeni-anabolizzanti favoriscono la comparsa di cancro e provocano danni gravi alla salute: come fibrosi, cisti, ascessi, calcificazione e rottura delle fibre muscolari, emorragie, trombosi, arresto cardiaco, ictus, emorragia cerebrale e cirrosi epatica.
- I potenziali effetti collaterali dei beta-2 agonisti sono l’alterazione del ritmo cardiaco e della pressione del sangue, cefalea, insonnia, nausea, tremori e irritabilità.
- I betabloccanti provocano insufficienza cardiaca fino al blocco, asma, depressione, allucinazioni, convulsioni e morte.
- I diuretici assunti come dopanti possono provocare l’eccessiva perdita di potassio dal sangue fino alla morte. Oltre a perdita eccessiva d’acqua corporea e di sali con disidratazione, crampi muscolari e abbassamento della pressione sanguigna.
- La prolungata assunzione di ormoni steroidi anabolizzanti causa la trasformazione di una parte di questi ormoni in ormoni estrogeni con effetti di femminilizzazione e gravi danni sulla sfera sessuale.
Questi sono solamente alcuni dei problemi fisici che possono causare le sostanze del doping, ma ce ne sono moltissimi altri. Inoltre, bisogna ricordare che oltre ad essere fisicamente nociva, è una pratica sleale e disonesta.