La lotta dell’essere umano contro il tempo è una costante nella storia. La ricerca dell’eterna gioventù e della bellezza è reale fin dall’inizio dei tempi. Tra le molte soluzione sorte negli anni, la medicina ha finalmente sviluppato sistemi non nocivi per poter fermare il tempo, anche se parzialmente. Così arrivano alle nostre mani i filler, una grandissima evoluzione della medicina estetica come anti-age e soluzione alle imperfezioni estetiche. Cosa aspetti? Formati con il nostro Master in Medicina Estetica e migliora la tua carriera professionale.
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Cosa sono i filler?
Il termine filler deriva dall’inglese to fill che significa riempire. I filler sono sostanze ad azione riempitiva, che vengono iniettate nella pelle con finalità medico-estetiche. Specificamente si tratta di una sostanza iniettabile nel derma o nel tessuto sottocutaneo per correggere imperfezioni della pelle, ritoccare inestetismi del viso come rughe o cicatrici, e ripristinare i volumi persi.
La maggior parte dei filler esercita quest’azione riempitiva in modo diretto. Il filler si inietta in determinati volumi in corrispondenza della zona da trattare, andandola immediatamente a riempire, appianando i solchi e rimpolpando le zone che hanno perso il volume. Ma esistono anche filler che esercitano quest’azione in maniera indiretta. Ossia che non generano un’azione riempitiva immediata, ma esercitano un’azione stimolante sulla sintesi di nuovo collagene, producendo un effetto lifting e di riempimento indiretto. Il collagene è una proteina fondamentale che costituisce l’impalcatura che sostiene la pelle. A causa dell’invecchiamento, il collagene tende a degradarsi sempre più velocemente, mentre la sua sintesi cala drasticamente favorendo la comparsa delle rughe e la perdita di resistenza, compattezza e tonicità della pelle.
Tipologie e classificazioni
Questi riempitivi dermici possono contenere diversi composti e possono essere applicati in modo diverso, motivo per cui possono esistere varie classificazioni. La prima si basa nella profondità dell’iniezione:
- Superficiali: si usano riempitivi a densità ridotta che si iniettano nel derma superficiale per correggere le rughe meno profonde.
- Profondi: vengono utilizzati riempitivi a densità superiore che si iniettano nel derma profondo per correggere inestetismi più marcati nella pelle.
L’altra classificazione consiste nella temporalità dell’effetto, che dipende dal tipo di materiale utilizzato:
- Temporanei: riassorbibili, per cui transitori (dai 3 ai 10 mesi).
- Semi-permanenti: a riassorbimento lento (circa 3 anni)
- Permanenti: non sono riassorbibili (permanenti nel tempo).
Vediamo ora in dettaglio come funzionano questi filler.
Temporanei o biologici
Come dicevamo, questa categoria di filler ha un effetto temporaneo, poiché vengono gradualmente riassorbiti dalla pelle. Si tratta dei filler al collagene, al gel di Agarosio e all’acido ialuronico. Questa tipologia deve essere applicata nel derma superficiale. Anche se l’effetto temporaneo potrebbe essere considerato come uno svantaggio, i biologici presentano comunque diversi vantaggi, come ad esempio:
- Sono ben tollerati dalla pelle e, solitamente, non provocano problemi di sensibilizzazione.
- Forniscono un effetto naturale nel viso.
- Non richiedono tempi di recupero in seguito all’applicazione.
Questi riempitivi sono nell’attualità i più utilizzati in medicina estetica e si utilizzano per le rughe e imperfezioni meno superficiali.
Semi-permanenti o parzialmente sintetici
La categoria di semipermanenti appartiene al gruppo dei filler di profondità. Questi possono essere iniettati nel tessuto sottocutaneo o negli strati più profondi del derma. Come avviene per i filler biologici, anche i semipermanenti sono riassorbibili, ma molto più lentamente. Sono impiegati soprattutto per appianare le rughe più profonde e per aumentare il volume di zigomi, labbra e mento. Questi composti sono solitamente di maggior rischio in quanto parzialmente sintetici. Nella categoria troviamo le microsfere di idrossiapatite di calcio, l’acido polilattico o l’acido ialuronico associato a un idrogel acrilico.
Permanenti o sintetici
I filler sintetici o permanenti vengono iniettati nel derma profondo o nel tessuto sottocutaneo e correggono le depressioni, gli svuotamenti o i solchi più profondi. A questa classe appartengono il collagene associato a polimetilmetacrilato, la poliacrilammide e il silicone iniettabile (proibito in Italia) o in protesi. Possono essere rimossi nel caso in cui i risultati ottenuti non siano soddisfacenti. Negli anni, l’utilizzo di questa tipologia di filler è andato molto diminuendo, a causa della maggiore incidenza di complicanze e della scarsa reversibilità dell’effetto. Oggigiorno si preferiscono i materiali riassorbibili che sono più sicuri e ci permettono di ottenere degli ottimi miglioramenti a breve termine, una buona stimolazione del collagene a lungo termine e soprattutto consentono di invecchiare con più serenità.
Come funziona il trattamento?
Dal momento che non si tratta di un intervento invasivo, le iniezioni di filler si effettuano in regime di day hospital e non richiedono alcun tipo di anestesia. Nonostante questo, dipendendo dall’area da trattare e in caso di pazienti particolarmente sensibili, il medico può decidere di somministrare farmaci anestetici locali prima di eseguire l’iniezione. I filler si iniettano sempre con siringhe pre-riempite con aghi estremamente sottili, in modo da provocare il minor dolore possibile e depositare la giusta dose di prodotto nel luogo corretto.
Nei 2 giorni successivi possono comparire degli effetti collaterali come rossore, gonfiore ed ecchimosi in corrispondenza della zona trattata. Questo è completamente normale. Questi sintomi dovrebbero risolversi spontaneamente in breve tempo.
Prima di intraprendere questi tipi di trattamenti sempre bisogna essere sicuri di chi realizza il trattamento, in quanto la perizia del medico può rappresentare la differenza tra un tipo di risultato soddisfacente o no. Inoltre si possono evitare grandi complicanze se ci si affida alle mani giuste.