I benefici della musica sono da sempre ben conosciuti, per questo nasce la disciplina della musicoterapia. L’idea della musica utilizzata a scopi terapeutici sembra così affascinante quanto ovvia, ma l’unione delle due parole “musica” e “terapia” genera a volte grande confusione. Nel post di oggi analizzeremo cos’è e che benefici può apportare in diversi campi. Ricorda che con Esneca Business School puoi specializzarti in Musicoterapia con il nostro master!
Indice dei contenuti
Di che si tratta?
In linea con la definizione della World Federation of Music Therapy (2011), la musicoterapia si definisce come:
l’uso professionale della musica e dei suoi elementi da parte di un musicoterapeuta qualificato con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di migliorare la loro qualità di vita e la loro condizione fisica, sociale, comunicativa, emotiva, intellettiva e spirituale. La ricerca, la pratica, l’educazione e la formazione in musicoterapia si basano su standard professionali in base ai differenti contesti culturali, sociali e politici.
Per cui possiamo dire che la musicoterapia è un approccio terapeutico che usa la musica per “avvicinarsi” al paziente e renderlo a sua volta in grado di esprimersi ed essere parte attiva della terapia: il potere magico della musica, dunque, è rivolto al servizio dell’integrazione dei pazienti ed al trattamento di un ampio ventaglio di disabilità, malattie o semplicemente disagi.
Le modalità di approccio del musicoterapeuta possono essere principalmente due:
- Musicoterapia attiva (suonare): l’interazione tra musicoterapeuta e paziente avviene tramite la produzione diretta di suoni utilizzando la voce, gli strumenti musicali o semplici oggetti;
- Musicoterapia recettiva (ascoltare): si basa sull’ascolto di brani musicali; al paziente viene attribuita una certa attività nella percezione, nell’immaginazione e nell’elaborazione delle melodie proposte.
Benefici della Musicoterapia
Come abbiamo appena visto, questa disciplina utilizza la musica come strumento di comunicazione alternativa a quella verbale, mirando a stimolare le funzioni residue e le potenzialità dell’individuo. I benefici sono molteplici, di seguito presenteremo alcuni di essi.
1.- Facilita e favorisce la comunicazione
La musica è un mezzo di comunicazione che consente uno scambio di idee e sentimenti tra persone diverse. La musicoterapia insegna alle persone un metodo alternativo di comunicazione, che può passare da non verbale a verbale durante il processo. A volte il problema è non sapere come esprimere emozioni e sentimenti, per cui tramite la musica si può arrivare ad esteriorizzare più facilmente. Ad esempio, nel caso di persone affette da autismo, la musica permette al mondo esterno di entrare in comunicazione con loro, favorendo l’inizio di un processo di apertura.
2.- Migliora la capacità di autoespressione
La musica rende possibile prendere coscienza di emozioni e sentimenti profondamente radicati, sviluppando così l’autoespressione, indifferentemente dal tipo di linguaggio utilizzato, sia esso verbale o no. Questa viene percepita come forma di autoespressione e di autoconferma in conseguenza.
3.- Migliora l’umore e la conoscenza di se stessi
La musica stimola la consapevolezza interiore, accresce il nostro benessere e migliora il nostro umore. La musicoterapia è in grado di sviluppare l’espressione e le relazioni di una persona, sebbene abiliti anche la conoscenza di sé. Pertanto, è più facile per le persone ottenere esperienze gratificanti quando diventano consapevoli di ciò che vogliono. Inoltre si crede che la musica abbia un “ethos” (consuetudine o comportamento) in grado di influenzare l’umore degli esseri umani.
4.- Migliora le relazioni interpersonali
La musica è in grado di creare un ordine, un tempo e una continuità all’interno dello stesso gruppo, determinando un clima emotivo in cui gli individui possono esprimersi sinceramente, con integrità e pienamente. È, quindi, un’arte molto sociale. La musicoterapia sfrutta questo principio, aiutando a trasferire questo sentimento di comodità fuori dalla consulta.
5.- Interviene sulla motricità e la concentrazione
Grazie alle attività musicali, quindi anche alla musicoterapia, si attivano le cortecce visive di entrambi gli emisferi cerebrali ed essa aiuta la coordinazione, la motricità del corpo e l’ascolto in quanto ritmo, melodie e brani possono avere effetti positivi anche sulla concentrazione. Questo si applica costantemente anche con i bambini, anche se pochi ne sono consapevoli al farlo. I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la musica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
6.- Riduce lo stress
La musicoterapia è efficace anche contro lo stress: riduce il cortisolo, l’ormone dello stress, e ha perciò un effetto rilassante, contribuendo anche a ridurre il livello di ansia associata alla tensione. L’ansia è anche ridotta dalla produzione di endorfine e dalla regolazione della pressione arteriosa che la melodia e il ritmo possono provocare.
7.- Facilita l’apprendimento e la prevenzione dei disturbi relativi
La musica ha un ruolo di prevenzione rispetto ai disturbi dell’apprendimento e alle difficoltà nel rapporto con gli altri. Si tratta di un’attività alternativa allo studio, ma che insieme può essere di sostegno ai corsi scolastici, offrendo un modo diverso di apprendere, e spinge i bambini (e non solo) al confronto e all’ascolto degli altri, nel caso dell’insegnamento in classe.
Miti legati alla disciplina
La musicoterapia, come ogni disciplina, ha una serie di miti che sono costruiti attorno alla sua tecnica e metodologia. Vediamone alcuni:
- La musicoterapia è un’attività passiva: Falso. La musicoterapia si avvale di varie tecniche e attività per raggiungere gli obiettivi del trattamento, alcune passive e altre più attive e partecipative. Pertanto è una disciplina adattata in base alle esigenze del paziente.
- La musicoterapia utilizza solo musica classica: Falso. Il tipo di musica delle sessioni è condizionato dai gusti e dalle preferenze musicali di ogni individuo.
- Gli effetti terapeutici della musicoterapia sono scientificamente provati: Vero. In tutte le sessioni di musicoterapia vengono determinati obiettivi e vengono valutati i risultati. L’analisi di questi risultati permette di determinare l’efficacia e il beneficio del trattamento di musicoterapia e di rilevare, se necessario, una serie di modifiche da fare.
- La musicoterapia è efficace e può essere applicata solo per i musicisti o per le persone che hanno conoscenze musicali: Falso. I risultati della musicoterapia possono essere non musicali, sebbene alcune capacità e abilità legate alla musica possano anche essere elaborate e sviluppate se lo si desidera. La figura del musicoterapeuta è particolarmente importante. Non tutti possono applicare la musicoterapia, poiché il professionista in questo campo ha conoscenze di musica, ma anche di psicologia e psicoterapia.
- La musicoterapia è applicabile a un singolo tipo di malattia: Falso. La musicoterapia è una disciplina con evidenza che è applicabile ed efficace in individui di qualsiasi età e con diverse problematiche. In effetti, i campi di azione della musicoterapia sono molto ampi.