Quando si prende la decisione di farsi un tatuaggio ci sono varie cose a tenere in mente, ad esempio, cosa tatuarsi. E non è una questione facile, se non si ha ben chiaro fin dall’inizio. Bisogna sapere che esistono molti stili di tatuaggi diversi e che le sue origini affondano davvero nella notte dei tempi. Se ti interessa quest’argomento, ricorda che nella nostra scuola puoi studiare il Master Esperto in Tatuaggio + Master Igienico Sanitario.
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Origine dei tatuaggi
La storia dei tatuaggi parte dalla testimonianza più antica del loro utilizzo. Siamo nel 1991, quando alcuni scienziati ritrovano, sulle Alpi al confine tra Austria e Italia, il corpo congelato di un uomo che vissuto oltre 5300 anni fa. Viene chiamato Uomo di Similaun e mostra evidenti incisioni riconducibili ad una forma di tatuaggio.
Il termine “tatuaggio” appare, per la prima volta nel mondo occidentale, dalla bocca del capitano britannico James Cook nel 1769, che lo menzionò come tattoo. Questa parola e tutte le sue simili provengono dal tahitiano ta, che significa “dare colpetti” o “colpire”, e dal polinesiano tau-tau, che dava termine per il suono derivato dall’antica pratica polinesiana di creare un tatuaggio picchiettando un osso contro l’altro sulla pelle.
Oggi il concetto di tatuaggio è definito come “l’azione e l’effetto di tatuare”. Per quanto riguarda il termine tatuare, questo consiste in “incidere disegni sulla pelle umana, introducendo sostanze coloranti sotto l’epidermide, mediante le forature o punture precedentemente disposte” e “segnare o lasciare un segno su qualcuno o qualcosa”.
Stili di tatuaggi
Esistono moltissimi stili di tatuaggi, che variano nell’uso dei colori, disegni e dimensioni, a parte, logicamente, del significato. Di seguito, vi presentiamo alcuni di questi stili.
Old school
Sono tatuaggi che hanno personalità e sono figurativi. I tatuaggi Old School sono tra quelli più famosi e sono caratterizzati soprattutto dai colori piatti con ben poche sfumature e dai bordi scuri e calcati.
Questa tipologia di tatuaggi usa disegni stile “sailor” (come sirene, ancore, timoni e velieri), simboli famosi (come cuore, rosa e pin-up) e anche animali (come rondini, tigre o pantera). Il significato di questi tatuaggi va ricercato nei valori cui la tradizione marinara si ispirava, ossia nella vita sregolata che vivevano a bordo di grandi navi mercantili.
Tribale
Lo stile tribale è uno degli stili di tatuaggi più famoso, che prende spunto dalle tradizioni indigene. Il loro significato, originariamente, variava a seconda della tribù di appartenenza. Il tatuaggio si praticava insieme alla preghiera ed era un rito sacro. Il soggetto del disegno era un simbolo di responsabilità e rappresentava il ruolo della persona all’interno della sua comunità.
I tratti sono molto definiti e domina il colore nero, che disegna simboli e temi decorativi astratti.
Water color
I tatuaggi water color si ispirano alla tecnica ad acquerello impiegata da pittori sensazionali come William Turner, Cozens e i maestri dell’impressionismo Cézanne, Gauguin, Manet, Degas. Sono realizzati mediante linee morbide e schizzi di colori sfumati che li rendono delicati e dinamici allo stesso tempo. Grazie all’assenza di linee di contorno e all’uso di colori tenui, la pelle non sembra tatuata bensì dipinta, e l’effetto prodotto sarà un’immagine leggera e piacevole alla vista, oltre che unica ed originale.
Si prestano a questo stile i disegni astratti, fiori, petali, alberi e qualsiasi altro simbolo che sia espressione del mondo della natura.
Realistico
Il tatuaggio realistico è sicuramente uno dei più difficili da realizzare; soltanto gli artisti dal tratto impeccabile possono cimentarsi in questo stile. Infatti tratta di riprodurre forme e colori dal reale, con un largo impiego di sfumature e piani di profondità.
Se sono eseguiti bene, questi tatuaggi sono favolosi ed è possibile scegliere di tatuarsi in bianco e nero oppure utilizzando colori.
Orientale
Anche se si denomina come stile orientale, si usa comunemente quello giapponese (Irezumi). Caratterizzano questo stile i colori molto vivaci e, di solito, chi decide di farsi un tatuaggio orientale sceglie anche di tatuarsi un’intera zona del proprio corpo (ad esempio tutta la schiena o entrambe le braccia). Nati originariamente con finalità estetico-religiose e utilizzati nel tempo anche a scopo punitivo, gli Irezumi si svilupparono come decorazione solo in un secondo momento.
Gli elementi più caratteristici di questo stile sono Carpe, draghi, serpenti, Samurai, Geishe e fiori di ciliegio.
Lettering
È uno degli stili di tatuaggi più usati attualmente per la loro versatilità e nel quale lettere o parole sostituiscono o integrano il disegno. Alle sue origini questo stile caratterizzava l’appartenenza a gang dei ragazzi latinoamericani degli slum. Nato come riscatto dall’emarginazione, questo stile si è diffuso oggi anche nel mondo del fashion. È caratterizzato da un’accurata realizzazione, tratti anche molto sottili ed un uso di linee decorative calligrafiche che completano le scritte.
L’elezione più importante in questo stile è il font. Le scritte di solito rappresentano nomi, frasi, canzoni o addirittura intere poesie che caratterizzano la persona che li sceglie.
Biomeccanico
Si afferma come stile negli anni ’90 con la cultura cyber ed esprime la simbiosi tra tecnologia e essere umano. È una tecnica di tatuaggio ad effetto 3D. Vuole mostrare ingranaggi e meccanismi nascosti sotto la pelle, che appare tagliata per poter mostrare bulloni, cavi e ingranaggi all’interno del corpo come se fossimo creature bioniche.
Dotwork
Questo genere di tatuaggi si lega al puntinismo, stile pittorico sviluppatosi tra fine ‘800 e primi del ‘900, con cui il colore si scompone attraverso una serie di minuscoli puntini ravvicinati che, giocando con le diverse dimensioni, conferiscono dinamicità e cromia al tatuaggio, trasformando linee e punti in una vera e propria opera d’arte.
Si possono utilizzare temi geometrici (però non è limitante) per la sua definizione e simmetria. I colori sono solamente tre: nero, rosso e blu.